È stato costituito a Lamone il 24 ottobre 1969. Le motivazioni di fondo che avevano animato i promotori erano soprattutto di ordine sociale e culturale: offrire possibilità e occasioni per l'occupazione del tempo libero in alternativa all'«industria della cultura di massa» (cinema, televisione, ecc…), costituire un incoraggiamento peri giovani con difficoltà dì inserimento sociale; rappresentare un impegno .a lavorare per il prossimo.
«Presentare un poeta come Alber-to Nessi o Fabio Pusterla in uno dei paesi del medio Vedeggio mi procura una grande soddisfazione, soprattutto se riusciamo a mobilitare un buon pubblico. Organizzare un dibattito sulla Svizzera che cambia, partendo da un libro di un giovane autore ticinese come Diego Gilardo-ni con relatori di prestigio, è compito stimolante ma può essere rischioso, poiché non è garantita una folta presenza. Non vorrei che gli invitati — persone molto competenti nel loro ramo — debbano discutere, quasi, tra di loro; mi sento quindi obbligato a mettermi al telefono e stuzzicare l'interesse di conoscenti e amici. Raggiungere un successo di pubblico è più facile con un concerto un po' speciale. Ci siamo riusciti invitando due virtuosi russi: Oleg Lips alla fisarmonica e Alexander Ionov alla balalaika, conosciuti tramite una gallerista di Zurigo. I due hanno suonato bra-ni di Baffi, e musica popolare russa con identica passione: hanno sorpreso ed entusiasmato un pubblico eccezionalmente numero-so. Lo scopo del circolo di cultura del medio Vedeggio consiste nell'offrire manifestazioni di diverso genere agli abitanti della regione, Certo, si potrebbe obiettare che in Ticino ci sia un'offerta molto ricca di eventi culturali e che non abbia senso che un piccolo circolo aggiunga altre proposte, come rilevò in occasione di un'assemblea un municipale di un comune del Vedeggio. Mi permetto di dissentire, poiché mi sembra tuttora valida l'idea di por-tare le varie forme di cultura proprio «a casa» della gente, a La-mone, a Gravesano o in un'altra località, Così le persone interessate non devono sempre recarsi in città, prendendo la macchina o il treno, ma possono assistere a una manifestazione praticamene, te davanti all'uscio di casa. La mia ambizione è quella di dare a persone del Vedeggio o del Ticino, soprattutto ai giovani, la possibilità di presentare la loro musica, il loro libro o qualche altro progetto. Una giovane biologa, Simona Morello, cresciuta nel Vedeggio, ha vissuto per diversi mesi presso i Penan, una popola-zione tradizionalmente nomade della foresta tropicale sull'isola del Borneo Malaysiano. Ha raccontato la sua avventura e abbiamo avuto un pubblico più che mai giovane e numeroso. Ho poi capito che tanti ticinesi non conoscono i luoghi tra í più partico-lari del cantone. Abbiamo perciò proposto escursioni annuali con visite guidate, per esempio, all'affascinante parco delle gole della Breggia, al Dazio Grande in alta Leventina, nella sorprendente valle Onsernone con il suo museo a Loco; tutte iniziative molto apprezzate. Vedo ancora tante opportunità, anche per un piccolo circolo, di stuzzicare la curiosità della popolazione per far scoprire, o far conoscere, talenti, opere d'arte e siti caratteristici del nostro territorio».
Beat Allenbach
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